Bakkt apre una nuova strada per il bitcoin

Jeff Sprecher ne ha pensata un’altra delle sue. Il fondatore di Intercontinental Exchange ha deciso di entrare a gamba tesa nel mondo delle criptovalute fondando Bakkt. Di cosa si tratta? Parliamo di una piattaforma regolamentata che rischia di rivoluzionare il mondo degli exchange. Il suo scopo è quello di rendere i bitcoin una fonte di investimento sicura, sia dal punto di vista finanziario che economico.

Cos’è Bakkt?

L’idea su cui di basa Bakkt è quella di realizzare un cosiddetto “second layer” di Bitcoin simile a Lightning Network, ma integrato con un exchange. Detto in altri termini si tratta di un luogo dove comprare e vendere criptomonete e asset digitali, conservare le criptovalute nei portafogli, per poi spendere gli asset in una rete di negozi online e fisici aderenti. Si badi bene, però: la grande differenza con gli attuali exchange di criptovalute è che sarebbe un sistema centralizzato. La mancata decentralizzazione potrebbe essere un problema per i “puristi”, ma, per chi non apprezzasse questo sistema, rimane attiva Lightning Network.

Lo scopo ultimo di Bakkt è quello di rendere bitcoin una moneta da pagamento immediato, superando così il divario con le carte di credito come Visa.

Come sarà possibile ciò? A dare una mano al progetto sarà lo stesso bitcoin. A breve, infatti, dovrebbe essere approvato un nuovo Future (ovvero un contratto a termine standardizzato) che avrà come sottostante proprio i bitcoin. Attraverso questi futures sarà possibile scambiarsi il possesso dei bitcoin piuttosto che la stessa criptomoneta. In questo modo si effettueranno pagamenti in Bitcoin in modo per certi versi simile a Lightning Network.

I vantaggi di Bakkt

I tre principali vantaggi di Bakkt sono le tempistiche, la facilità d’uso e la piena regolamentazione. La piattaforma dovrebbe partire a novembre e da più parti si mormora che sarà approvata dalla Commodity Futures Trading Commission.

Kelly Loeffler, CEO di Bakkt, ha chiarito alcune peculiarità della piattaforma. Anzitutto non consentirà il trading con margine di Bitcoin. Ogni transazione sarà interamente garantita o prefinanziata al fine di catturare l’attenzione degli investitori istituzionali.

Lo scopo primario è quello di garantire l’integrità del mercato e differenziare Bakkt da altre piattaforme che consentono margini, leva finanziaria e liquidità. Se tutto andrà come si crede il 12 dicembre, Bakkt lancerà i futures fisici di Bitcoin. Da lì in poi si vedrà se l’idea potrà funzionare.

Bakkt dunque punta a rivoluzionare il mondo degli exchange e a far entrare bitcoin in una nuova dimensione.