Ethereum 2.0: l’ambizioso progetto di Buterin

Ethereum 2.0: l’ambizioso progetto di Buterin

Ethereum si sta sviluppando sempre di più grazie alla fiducia degli investitori. L’anti bitcoin per molti è l’unica, vera criptovaluta presente sul mercato. Il principale problema della creatura di Vitali Buterin rimane, però, la scalabilità. Attualmente la blockchain può gestire 15 transazioni al  secondo, mentre per essere adottata a livello mondiale dovrebbe poterne  migliaia di transazioni al secondo. Per questo motivo è stato pensato di effettuare un ulteriore passo in avanti alla criptovaluta.

Buterin e i suoi sviluppatori stanno lavorando ad Ethereum 2.0, un’idea che dovrebbe creare uno spartiacque importante con tutte le altre monete virtuali.

Il nuovo Ethereum

Ethereum 2.0 ha l’ambizioso obiettivo di gestire un miliardo di transazioni in un giorno mantenendo la blockchain decentralizzata e sicura. Se riuscisse nell’impresa, la creatura di Buterin diventerebbe a tutti gli effetti la criptovaluta di riferimento. Per fare un paragone, oggi Bitcoin gestice 300.000 transazioni in un giorno, mentre Ethereum arriva a 1,4 milioni. Benché la distanza rispetto al rivale storico sia importante, non è ancora sufficiente a garantire una buona scalabilità. Basti pensare che la versione “Cash” di Bitcoin arriva a 2.2 milioni di transazioni giornaliere.

Per migliorare questi aspetti, gli sviluppatori stanno lavorando su alcuni dettagli come la propagazione dei blocchi e la compressione dei dati.

La vera soluzione al problema dell’efficienza potrebbe essere, però, lo sharding. Con questo termine si intende la tecnica per la creazione di un database distribuito (anche detto sharded cluster) in cui ogni nodo contiene una porzione del database. Mediante questo sistema si evita che ogni singola transazione sia processata da ogni singolo nodo della rete, ma permette a due sezioni di svolgere in maniera semiautonoma le operazioni. Tale meccanismo raddoppia il volume delle transazioni eseguibili, poiché ora il limite è dovuto alla capacità elaborativa dei due nodi in contemporanea.

Il progetto

Buterin ha intenzione di combinare lo sharding all’upgrade Casper. Quest’ultimo è stato presentato come “sistema di finality basato su Proof of Stake (PoS) che sovrascrive l’esistente blockchain Proof of Work (PoW)“.

Come affermato da Buterin nell’ultimo meeting, i due upgrade spingerebbero la chain fino al suo “massimo teorico” in termini di scalabilità. La riprogrammazione degli aggiornamenti ridurrebbe l’ammontare da depositare per partecipare alla messa in sicurezza della rete da 1.500 ETH a 32 ETH, rendendo così la partecipazione allo staking “più abbordabile”.